Laboratorio di scrittura creativa e fotografia presso la Casa Circondariale di Cremona: "La finestra sul cortile"

foto by Arona Coulibaly
foto by Arona Coulibaly

Il Laboratorio di poesia e fotografia condotto dalle docenti Cristina Boldi e Marcella Fenti, è stata un’esperienza sulla quale hanno scommesso sia loro che gli alunni coinvolti. L’idea di partenza era semplicemente quella di utilizzare la parola e l’immagine come forme di comunicazione in cui una rafforzasse l’altra, veicolando pensieri, emozioni e sentimenti. Nonostante il progetto fosse chiaro nelle premesse e negli obiettivi, quali sarebbero stati i risultati pratici era un incognita, tutto sarebbe stato condizionato dal grado di coinvolgimento di ciascuno di noi, e tutto sarebbe stato eventualmente ridefinito in corso d’opera.

Si è dunque partiti attingendo a testi poetici che testimoniassero le diverse provenienze geografiche e culturali degli alunni. In seguito sono stati proposti alcuni strumenti del linguaggio poetico, in particolare l’analogia e la metafora. Poiché le metafore non sono che “modi di dire, paragonando una cosa ad un’altra” ( da”Il postino di Neruda” di Antonio Skàrmeta), il linguaggio poetico è stato sperimentato con semplicità e passione da tutti i corsisti, qualunque fosse il livello di acquisizione raggiunto della lingua italiana.

Nella seconda parte del percorso, i corsisti hanno accostato le parole, alle immagini fotografiche e/o pittoriche proposte dalle docenti, cogliendo analogie e somiglianze tra l’uno e l’altro linguaggio.

Quindi la Fotografia è stata presa in esame nelle sue peculiarità comunicative e artistiche e successivamente agli alunni sono state presentate le tecniche specifiche del mezzo fotografico.

Nella fase conclusiva del laboratorio gli alunni hanno applicato le tecniche acquisite e, insieme alle insegnanti, hanno infine selezionato le realizzazioni più significative.

Il titolo scelto ad inizio anno, “La finestra sul cortile”, si è rivelato quanto mai indovinato, l’esperienza scolastica nel suo insieme, ed il laboratorio in particolare, hanno aperto una finestra su sentimenti, pensieri, prospettive di vita, che attraverso l’inferno della solitudine e della malinconia, conducono a ridefinire il vero senso della vita, e a sperare di rivedere, prima o poi, le stelle.

 

Cremona, giugno 2016