Laboratorio di poesia e fotografia

foto by Singh Harwinder
foto by Singh Harwinder

"Diverse apparenze": laboratorio condotto dalle docenti Cristina Boldi e Marcella Fenti

Foto by A. Tonani
Foto by A. Tonani

Per rispondere alla necessità di completare il percorso scolastico di alcuni alunni minorenni già impegnati nella formazione professionale, quest’anno il CPIA di Cremona ha attivato un protocollo d’intesa con diverse scuole del territorio. L’accordo prevedeva che nel secondo quadrimestre gli studenti, in vista dell’esame di licenza media, frequentassero il CPIA per un periodo di formazione nelle aree della lingua straniera, della matematica, della tecnologia e delle lettere.

Dunque, in qualità di docenti di Lettere e di Tecnologia coinvolte nel progetto, siamo state chiamate a risolvere notevoli difficoltà, infatti trovare canali di comunicazione tra il mondo adulto e il mondo degli adolescenti è sempre arduo, ma lo era ancora di più per interagire con un gruppo di ragazzi dalle provenienze geografiche e dai vissuti più diversi, e con interessi e prospettive spesso vaghi e incerti. Un’altra difficoltà era rappresentata dal limitato tempo a disposizione, che impediva la creazione di un gruppo- classe amalgamato e coeso al proprio interno.

Consapevoli della complessità del compito da svolgere, abbiamo innanzitutto accantonato l’idea di un percorso didattico “tradizionale”, per scegliere la strada del laboratorio, così da stimolare ed orientare le lezioni verso un risultato concreto, piuttosto che incentrarle su di un criterio valutativo.

Abbiamo inoltre deciso di realizzare un prodotto finale che privilegiasse le modalità comunicative del testo poetico e dell’immagine fotografica. L’idea nasceva innanzitutto dalle nostre competenze e pregresse esperienze, ma anche dalla consapevolezza che un certo tipo di linguaggio poetico è noto al mondo degli adolescenti, in quanto molto presente nel mondo della musica, specie dello stile rap; allo stesso modo l’immagine fotografica è strumento comunicativo preponderante e ridondante nel mondo giovanile, attraverso le clip musicali, gli onnipresenti “selfie” ,ed i social network in generale.

Il percorso didattico, programmato sulla base di queste considerazioni, dopo una fase iniziale di conoscenza reciproca, è stato strutturato in diversi momenti: innanzitutto noi docenti abbiamo descritto gli aspetti tecnici di entrambi i linguaggi e abbiamo proposto varie esperienze artistiche del mondo della fotografia e di quello della poesia; ci siamo quindi dedicati alle uscite fotografiche, in seguito alle quali abbiamo preso visione degli scatti fatti dai ragazzi, che sono stati giudicati dal gruppo sul piano del risultato tecnico e dell’efficacia narrativa; infine gli studenti sono giunti alla riflessione personale ed al commento poetico del reportage prodotto.

A lavoro concluso non si può negare che il percorso sia stato complesso e difficile, ma se un lavoro va giudicato dal risultato finale, noi docenti e gli alunni che si sono lasciati condurre e coinvolgere fino alla fine, possiamo dirci soddisfatti. Il senso più profondo dell’esperienza che abbiamo condotto, può essere trovato nelle parole di una delle poesie che maggiormente hanno colpito i ragazzi: “..è proibito piangere senza imparare... è proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere per paura” ( P. Neruda ).

 

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Poesie presentate agli studenti per la realizzazione del laboratorio
tutte le poesie 2017.pdf
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